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Tutto quello che bisogna sapere su multe e autovelox nel 2025

Gli autovelox sono strumenti elettronici di rilevamento della velocità installati su strade urbane, extraurbane e autostrade per garantire il rispetto dei limiti e migliorare la sicurezza stradale. Negli ultimi anni il loro utilizzo è aumentato in modo significativo, parallelamente al numero di sanzioni elevate per eccesso di velocità.

Nel 2025, l’aggiornamento delle linee guida ministeriali ha introdotto nuove regole in materia di omologazione, segnaletica e tolleranza, con l’obiettivo di rendere più trasparenti le modalità di rilevamento e ridurre le multe irregolari. Oggi ogni dispositivo deve essere autorizzato, tarato e segnalato con cartelli visibili in anticipo, pena la nullità della sanzione.

Conoscere come funzionano gli autovelox, quali limiti rispettare e in quali casi la multa può essere contestata è fondamentale per chi guida ogni giorno.

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Come funziona l’autovelox: tipologie di dispositivi

Gli strumenti di controllo della velocità non sono tutti uguali: cambiano per tecnologia, installazione e modalità di accertamento.

  • Autovelox fisso: installato in modo permanente su strade ad alta percorrenza, monitora in continuo il traffico. È sempre preceduto da segnaletica verticale che ne indica la presenza. I dati raccolti vengono trasmessi automaticamente agli organi di polizia per la verifica.
  • Autovelox mobile e temporaneo: è un dispositivo portatile o montato su veicolo della Polizia Locale o Stradale. Può essere posizionato in diversi punti della rete stradale, anche senza postazione fissa, purché sia visibile e segnalato.
  • Sistemi di velocità media (Tutor, Vergilius, ecc.): rilevano la velocità media tra due punti del tracciato, calcolando il tempo di percorrenza rispetto alla distanza. Sono molto diffusi su autostrade e superstrade perché disincentivano rallentamenti improvvisi davanti al sensore. Sono spesso più precisi e difficili da contestare rispetto agli autovelox singoli, poiché calcolano la media reale su un tratto esteso di strada.

Come avviene il rilevamento dell’infrazione tramite autovelox

Il principio di funzionamento si basa sulla rilevazione elettronica della velocità istantanea o media del veicolo tramite sensori ottici, radar o telecamere ad alta precisione.

  • Velocità istantanea vs. velocità media: la prima misura il valore in un punto preciso, la seconda valuta la media su una distanza nota. Gli autovelox fissi o mobili rilevano la velocità istantanea, mentre sistemi come Tutor o Vergilius calcolano la velocità media.
  • Dati riportati nel verbale: ogni sanzione deve includere data, ora, località, limite di velocità, velocità rilevata e velocità effettiva dopo la tolleranza, oltre alle informazioni sul dispositivo e sulla taratura.
  • Tolleranze di misurazione: per legge, le sanzioni devono applicare una riduzione del 5% (minimo 5 km/h) sulla velocità rilevata, per tenere conto dei margini d’errore strumentali.

Esempio: se l’autovelox registra 108 km/h su limite di 100, la velocità effettiva diventa 103 km/h — e quindi nessuna multa viene emessa.

Segnaletica e installazione degli autovelox

Gli autovelox devono essere sempre segnalati in anticipo con un cartello ben visibile e conforme al Codice della Strada. La mancanza o la cattiva visibilità del segnale può rendere la multa illegittima.

  • Obbligo di segnalazione preventiva: ogni dispositivo deve essere preceduto da un cartello con l’indicazione “controllo elettronico della velocità”, posizionato a distanza adeguata (75 m in città, 250 m su extraurbane).
  • Distanze minime: i cartelli devono rispettare le distanze minime previste dal Decreto Ministeriale 282/2017, in funzione della categoria di strada e della velocità media consentita.
  • Requisiti di omologazione e validità: ogni apparecchio deve essere omologato e sottoposto a taratura periodica. Se manca uno di questi requisiti, la multa può essere annullata.

Consiglio pratico: per verificare se un autovelox è regolare, si può richiedere all’ente proprietario della strada (Comune, Provincia, Anas o Polizia Stradale) copia del verbale di installazione e del certificato di omologazione.

Sanzioni e limiti di velocità

Le sanzioni per eccesso di velocità variano in base a quanto si supera il limite imposto. Oltre all’importo economico, il Codice della Strada prevede decurtazione dei punti e, nei casi più gravi, sospensione della patente.

Superamento fino a 10 km/h:

  • Sanzione: da 42 a 173 euro.
  • Punti decurtati: 0.
  • Sospensione della patente: no.

Superamento oltre 10 e fino a 40 km/h:

  • Sanzione: da 173 a 694 euro.
  • Punti decurtati: 3.
  • Sospensione della patente: no.

Superamento oltre 40 e fino a 60 km/h:

  • Sanzione: da 543 a 2.170 euro.
  • Punti decurtati: 6.
  • Sospensione della patente: da 1 a 3 mesi.

Superamento oltre 60 km/h:

  • Sanzione: da 845 a 3.382 euro.
  • Punti decurtati: 10.
  • Sospensione della patente: da 6 a 12 mesi.

Gli importi possono variare in base alla velocità effettiva, al tipo di strada e all’orario della violazione (giorno o notte).

Riduzioni e aggravanti delle sanzioni legate all’autovelox

Il Codice della Strada prevede diverse condizioni che possono ridurre o aumentare la sanzione.

  • Sconto del 30% se il pagamento avviene entro 5 giorni dalla notifica del verbale.
  • Raddoppio della multa se l’infrazione è commessa tra le 22 e le 7 del mattino, fascia oraria considerata più pericolosa per la circolazione.
  • Recidiva: se nei 2 anni successivi si commette nuovamente un eccesso superiore a 40 km/h, la patente può essere revocata.
  • La decurtazione dei punti è automatica e cumulabile in caso di più infrazioni.

Conserva sempre la ricevuta di pagamento o la documentazione del ricorso. In caso di contestazioni sull’assicurazione o sulla validità della sanzione, la prova del pagamento evita disguidi e maggiorazioni future.

Quando la multa non è legittima?

Non tutte le multe da autovelox sono valide. Anche se il dispositivo ha effettivamente registrato un’infrazione, il verbale può risultare nullo se non rispetta i requisiti tecnici e amministrativi previsti dal Codice della Strada e dalle direttive ministeriali.

In questi casi è possibile chiedere l’annullamento della sanzione, presentando ricorso o richiesta di verifica agli enti competenti.

Casi comuni di nullità

Le motivazioni più frequenti per cui una multa può essere considerata illegittima riguardano errori formali o mancanze procedurali.

  • Mancanza di segnalazione adeguata: se il segnale con l’indicazione “controllo elettronico della velocità” è assente, coperto o posizionato troppo vicino al dispositivo, la multa può essere annullata.
  • Dispositivo non omologato o non tarato: se manca il certificato di taratura o se la taratura è scaduta, l’accertamento non ha valore legale.
  • Verbale incompleto o errata intestazione: un verbale è nullo se contiene dati mancanti o errati. Anche errori nell’indicazione del dispositivo utilizzato o del numero di omologazione possono rendere la multa impugnabile.

Conserva sempre copia del verbale e verifica che siano presenti data, ora, località, codice identificativo dell’autovelox e riferimento all’omologazione. La mancanza di uno solo di questi elementi può costituire motivo di annullamento.

Cosa fare dopo aver ricevuto una multa

Ricevere una multa da autovelox non significa necessariamente doverla pagare senza verifica.

Dopo aver ricevuto la notifica, è importante controllare la data di accertamento, la velocità rilevata e la regolarità del dispositivo, così da decidere se procedere al pagamento o presentare ricorso.

Pagamento della multa

Le modalità di pagamento sono oggi più rapide e digitali rispetto al passato. È possibile pagare la multa:

  • Online sul portale dedicato dell’ente che ha emesso la sanzione (Comune o Polizia Locale).
  • Tramite bollettino postale allegato al verbale.
  • Attraverso l’app IO, che permette di gestire in modo centralizzato multe e avvisi di pagamento.

Termini per usufruire dello sconto

Pagare entro 5 giorni dalla notifica consente di ottenere uno sconto del 30% sull’importo totale.

Superato questo termine, si applica l’importo pieno e, dopo 60 giorni, l’importo può raddoppiare per mora.

Verifica della corretta intestazione del verbale

Prima del pagamento, è sempre opportuno controllare:

  • L’intestazione (nome e indirizzo corretti).
  • I dati del veicolo.
  • La data di rilevazione e quella di notifica (devono rispettare il termine massimo di 90 giorni).

Consiglio pratico: se il verbale arriva oltre i 90 giorni dall’infrazione, può essere annullato per decadenza dei termini.

Ricorso

In presenza di irregolarità, si può presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, a seconda del tipo di violazione.

  • Quando e come presentarlo: il ricorso al Prefetto va inoltrato entro 60 giorni; quello al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica. È necessario indicare i motivi (mancanza di omologazione, segnaletica assente, errori nel verbale) e allegare copia del documento contestato.
  • Documenti da allegare:
  • Verbale originale della multa.
  • Copia della carta di circolazione.
  • Certificato di omologazione o richiesta di accesso agli atti.
  • Foto o video del tratto stradale, se rilevanti per la segnaletica.
  • Tempi medi di risposta: il Prefetto risponde generalmente entro 180 giorni. In mancanza di risposta, il ricorso si considera respinto per silenzio-rigetto. Il Giudice di Pace emette invece un provvedimento entro alcuni mesi, con decisione definitiva.

Impatti sull’assicurazione auto

Le violazioni del Codice della Strada non si limitano a sanzioni economiche o decurtazione punti: possono influire anche sul premio della polizza auto e, in alcuni casi, sulla validità della copertura assicurativa

Come le violazioni possono influire sul premio RC Auto

Ogni infrazione, in particolare quelle legate a eccessi di velocità significativi, può incidere sulla classe di merito del conducente, determinando un aumento del premio assicurativo.

Le compagnie assicurative, infatti, utilizzano i dati sulle sanzioni e sui sinistri per calcolare il livello di rischio associato al profilo dell’automobilista. Un numero elevato di multe o un’infrazione grave (ad esempio oltre 60 km/h oltre il limite) possono quindi portare a una riclassificazione peggiorativa.

Esempio: un automobilista con due multe per eccesso di velocità in un anno potrebbe vedere aumentare il premio fino al 10–15% al rinnovo della polizza, a seconda della compagnia.

Possibili esclusioni di garanzia in caso di sinistri per eccesso di velocità

Se un incidente avviene a causa di velocità eccessiva o pericolosa, l’assicurazione può limitare o escludere la copertura.

In particolare:

  • Alcune compagnie prevedono franchigie maggiorate in caso di sinistri dovuti a violazioni gravi del Codice della Strada.
  • Se la condotta è giudicata gravemente imprudente, può essere applicato il diritto di rivalsa, ovvero la richiesta di rimborso al conducente delle somme risarcite.

Per questo motivo, è fondamentale guidare nel rispetto dei limiti e mantenere la copertura sempre attiva e aggiornata, anche dopo un cambio di proprietario o un rinnovo tardivo.

Consigli pratici per evitare multe da autovelox

Anche con una conoscenza approfondita delle regole, la prevenzione resta la migliore strategia per evitare multe e incidenti. Ecco alcune buone pratiche utili per tutti gli automobilisti.

  • Controllare sempre la segnaletica Presta attenzione ai cartelli che indicano i limiti di velocità o la presenza di autovelox. Su strade extraurbane o autostradali, i limiti possono cambiare anche più volte in pochi chilometri. In caso di dubbio, mantieni una velocità prudente e coerente con il traffico.
  • Aggiornare i dispositivi GPS e le app di navigazione Molti navigatori indicano la posizione degli autovelox, ma solo se i database sono aggiornati. Verifica periodicamente le mappe per evitare segnalazioni errate o mancanti. Attenzione però: l’uso di app che segnalano postazioni mobili in tempo reale può essere vietato o sanzionato in alcuni casi.
  • Rispettare i limiti in prossimità di scuole e attraversamenti Le aree urbane con limiti di 30 km/h sono tra le più monitorate. Rallentare in prossimità di scuole, ospedali o attraversamenti pedonali non è solo un obbligo, ma una misura di sicurezza fondamentale.
  • Evitare i sistemi di “avviso illegale” per autovelox Dispositivi o app che oscurano o alterano il segnale del radar sono vietati dal Codice della Strada e possono comportare sanzioni fino a 2.000 euro e la confisca del dispositivo. Meglio affidarsi a strumenti di navigazione regolari e guidare con attenzione costante.
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Domande frequenti su Multe e autovelox

La multa deve essere notificata entro 90 giorni dalla data dell’infrazione. Se la notifica arriva oltre questo termine, la sanzione può essere annullata per decadenza. Fanno eccezione i casi in cui l’intestatario del veicolo sia cambiato o il verbale sia stato inviato a un indirizzo errato e successivamente corretto.

No. La legge prevede che ogni autovelox sia segnalato in anticipo con un cartello ben visibile e conforme al Codice della Strada. Se il segnale è assente, coperto o collocato troppo vicino al dispositivo, la multa può essere considerata illegittima e contestata.

Dopo 60 giorni, l’importo della multa raddoppia e l’ente può avviare la procedura di riscossione coattiva. È comunque possibile presentare ricorso entro 30 giorni al Giudice di Pace o entro 60 giorni al Prefetto, se si ritiene che la sanzione non sia valida o presenti errori formali.

Sì. Le infrazioni più gravi possono incidere sulla classe di merito RC Auto, facendo aumentare il premio annuale. In caso di sinistro causato da velocità eccessiva, la compagnia può applicare franchigie maggiorate o esercitare il diritto di rivalsa, chiedendo al conducente il rimborso parziale del risarcimento.

  • Rispetta sempre i limiti di velocità indicati dalla segnaletica.
  • Aggiorna i tuoi sistemi GPS e app di navigazione.
  • Rallenta in prossimità di scuole, attraversamenti o aree pedonali.
  • Evita dispositivi di “avviso illegale” per autovelox, vietati dal Codice della Strada.