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La carta di circolazione, spesso chiamata “libretto”, è il documento ufficiale che attesta le caratteristiche tecniche del veicolo (marca, modello, peso, potenza, cilindrata, classe ambientale) e la sua idoneità a circolare. È obbligatorio averla sempre a bordo per dimostrare la regolarità del veicolo e non rischiare sanzioni.
Serve in diverse situazioni quotidiane: durante i controlli delle forze dell’ordine, al momento della revisione periodica, in caso di incidente stradale e quando si stipula o rinnova, ad esempio, un’assicurazione auto.
Il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà (DU) ha sostituito il vecchio sistema basato su due documenti distinti: la carta di circolazione e il certificato di proprietà. Con il DU tutte le informazioni tecniche e giuridiche sono raccolte in un solo documento e con un formato digitale che semplifica le pratiche amministrative.
I libretti rilasciati prima dell’introduzione del DU restano validi, ma vengono sostituiti in caso di passaggi di proprietà, aggiornamenti tecnici o smarrimento.
Il documento unico è stato introdotto con un decreto legislativo del 2017 e, dopo una fase di transizione, è diventato operativo in via definitiva dal 1° ottobre 2021.
Chi rilascia la carta di circolazione, o Documento Unico, è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite la Motorizzazione Civile e il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Le pratiche si svolgono normalmente presso gli Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA), disponibili in Motorizzazione, ACI o agenzie di pratiche auto autorizzate.
Ogni volta che interviene un cambiamento che riguarda la circolazione o la proprietà del veicolo (passaggio di proprietà, cambio residenza, aggiornamento tecnico o smarrimento), viene emesso un nuovo DU che sostituisce quello precedente.
Capire come leggere una carta di circolazione significa saper decifrare i dati più importanti che identificano il veicolo e ne determinano l’idoneità alla circolazione. Il documento è suddiviso in sezioni e campi, ognuno dei quali ha un significato preciso:
Saper interpretare questi campi aiuta non solo durante i controlli stradali, ma anche quando, ad esempio, si sceglie di vendere l’auto: conoscere la potenza, l’anno di immatricolazione e la classe ambientale può infatti influire sul valore commerciale del veicolo.
L’aggiornamento della carta di circolazione diventa obbligatorio in diverse situazioni:
La pratica può essere avviata presso la Motorizzazione Civile, il PRA o attraverso gli Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA).
Di norma occorrono:
Il nuovo documento unico o la carta aggiornata vengono rilasciati al termine della procedura e riportano le variazioni comunicate.
Le spese variano in base al tipo di aggiornamento, ma in genere comprendono due versamenti fissi (diritti della motorizzazione di circa 10,20 € e marca da bollo di 16 €) più eventuali costi di bollo e diritti di agenzia.
I tempi dipendono dal carico della Motorizzazione o dello STA, ma in media la pratica si conclude in pochi giorni lavorativi.
In caso di carta di circolazione smarrita, la prima cosa da fare è sporgere denuncia presso Carabinieri o Polizia entro 48 ore. Con la denuncia, è possibile richiedere il duplicato del documento alla Motorizzazione Civile o tramite agenzia autorizzata.
Il rilascio del duplicato richiede in media 30 giorni. In attesa del nuovo documento, la ricevuta della denuncia consente comunque di circolare.
Può capitare di uscire in auto o in moto e accorgersi solo dopo di non avere con sé la carta di circolazione. In caso di controllo, se il documento è semplicemente stato dimenticato a casa, non si rischia il ritiro della patente o il fermo del veicolo: viene applicata una sanzione amministrativa ridotta e si è tenuti a presentare il libretto successivamente presso gli uffici indicati dalle autorità.
Diverso è il caso in cui il veicolo circoli senza alcuna carta di circolazione valida. In questa situazione la normativa prevede:
La carta di circolazione moto è il documento che riporta tutte le informazioni necessarie per identificare e verificare l’idoneità di un motociclo alla circolazione. Oltre ai dati generali comuni a ogni veicolo (targa, numero di telaio, dati dell’intestatario, classe ambientale), per le moto vengono messi in evidenza alcuni elementi specifici.
In particolare, la carta di circolazione di una moto deve riportare con precisione:
Conoscere questi dati è importante non solo per circolare in regola, ma anche quando si stipula una polizza assicurativa moto o si effettuano modifiche al veicolo: qualsiasi variazione deve infatti essere registrata e aggiornata sulla carta di circolazione, pena sanzioni e, nei casi più gravi, il fermo del mezzo.
La carta di circolazione riporta i dati tecnici e l’idoneità del veicolo alla circolazione (targa, telaio, cilindrata, potenza, classe ambientale). Il certificato di proprietà, invece, indicava chi era il titolare del mezzo. Dal 2021 entrambi i documenti sono stati accorpati nel Documento Unico di Circolazione, che sostituisce libretto e certificato con un solo documento aggiornato.
Il costo medio di un duplicato varia dai 25 ai 50 euro. La cifra comprende i versamenti obbligatori (10,20 € per i diritti della Motorizzazione e 16 € di imposta di bollo) più eventuali spese aggiuntive. Se ci si rivolge a un’agenzia di pratiche auto, ai costi fissi si sommano i diritti di agenzia.
No, la carta di circolazione originale deve sempre essere a bordo, sia in Italia che all’estero. Le fotocopie o le versioni digitali possono essere utili come supporto, ma non sostituiscono l’originale. Viaggiare senza il documento espone a sanzioni e, nei casi più gravi, al fermo del veicolo.
Sì, il Codice della Strada prevede l’obbligo di circolare con l’originale del libretto. Una semplice copia non ha valore legale in caso di controlli stradali. Per questo motivo è fondamentale conservare il documento in buono stato ed evitare deterioramenti che ne compromettano la leggibilità.
Sì, i vecchi libretti auto rilasciati prima dell’introduzione del Documento Unico di Circolazione restano validi. Diventano da sostituire solo in caso di aggiornamenti (come cambio di residenza o modifiche tecniche), passaggio di proprietà o richiesta di duplicato per smarrimento o deterioramento.