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Il bollo auto è una delle tasse più conosciute (e spesso meno amate) dagli automobilisti italiani. Non si tratta di un’imposta legata all’uso effettivo del veicolo, ma di una tassa regionale sul possesso, dovuta semplicemente perché si è proprietari o intestatari di un mezzo. Ricorda che il primo pagamento del bollo auto avviene al momento dell’immatricolazione del veicolo, da cui partono tutte le successive scadenze annuali
Negli ultimi anni, sono entrate in vigore alcune novità importanti:
Conoscere come funziona il bollo auto nel 2025 è quindi fondamentale per rispettare le scadenze, evitare sanzioni e capire se si ha diritto ad agevolazioni o riduzioni.
Il bollo auto è spesso chiamato anche “tassa di circolazione”, ma in realtà è una definizione impropria. Oggi si tratta a tutti gli effetti di una tassa di possesso: viene calcolata e riscossa indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli su strada o meno. Non conta se l’auto viene utilizzata o resta ferma in garage, il tributo va versato comunque, a meno che non si rientri in uno dei casi di esenzione previsti dalla legge.
L’importo del bollo dipende da alcuni parametri principali:
Sono tenuti a pagarlo:
Capire come funziona il calcolo del bollo auto è fondamentale per sapere quanto si deve pagare ogni anno e per evitare brutte sorprese. L’importo non è uguale per tutti, ma dipende da variabili precise che riguardano il veicolo e la regione di residenza.
Il bollo viene determinato in base a diversi fattori.
Il calcolo parte da una tariffa base per kW che varia in funzione della classe Euro, alla quale si applicano le regole stabilite dalla regione.
Poiché il bollo auto è una tassa regionale, ogni amministrazione può fissare aliquote diverse o prevedere agevolazioni aggiuntive. Ad esempio:
Per evitare errori, il metodo migliore è utilizzare gli strumenti messi a disposizione dagli enti ufficiali:
Basta inserire la targa del veicolo e la regione di residenza per ottenere l’importo esatto e aggiornato.
Esempio di calcolo:
Questi esempi mostrano come classe Euro, potenza e regione possano incidere in maniera significativa sull’importo finale del bollo.
La scadenza del bollo auto è uno degli aspetti più importanti da ricordare, perché il mancato pagamento nei termini comporta sanzioni e interessi di mora.
Il bollo auto si paga una volta all’anno. La regola generale prevede che la tassa vada versata entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza naturale.
Esempio: se l’ultimo bollo è stato pagato a gennaio, la nuova scadenza è a gennaio dell’anno successivo e il versamento dovrà avvenire entro il 28 o 29 febbraio.
Oggi non serve più affidarsi solo al timbro della ricevuta. La scadenza si può verificare facilmente tramite:
Non tutti i veicoli sono soggetti al pagamento del bollo: alcune categorie sono esentate per legge o beneficiano di agevolazioni stabilite dalle Regioni. Vediamo nel dettaglio i casi principali.
Esistono diverse categorie di veicoli che beneficiano dell’esenzione.
Veicoli per disabili (Legge 104): l’esenzione dal bollo è prevista per i veicoli intestati a persone con disabilità o a familiari che le hanno fiscalmente a carico. L’agevolazione si applica a una sola auto per nucleo familiare e riguarda mezzi fino a 2000 cc (benzina) o 2800 cc (diesel).
Auto ibride: ad oggi, gli incentivi variano in base alla regione:
Questo quadro rende ancora più importante verificare sul sito della propria Regione le condizioni in vigore per le auto esenti dal bollo.
Le auto elettriche continuano a godere di agevolazioni importanti.
Le auto storiche hanno un regime particolare, che distingue tra due fasce di età del veicolo.
Per ottenere l’agevolazione, è necessario presentare la documentazione di iscrizione al registro storico presso la Regione o tramite ACI.
Il superbollo è un’addizionale erariale sul bollo auto, introdotta nel 2011, che colpisce i veicoli con potenza superiore ai 185 kW. Non è una tassa regionale come il bollo, ma un’imposta statale che si aggiunge al tributo ordinario.
L’importo del superbollo è di 20 euro per ogni kW eccedente i 185 kW.
Esempio:
L’addizionale si riduce progressivamente con l’età del veicolo:
Il superbollo, a differenza del bollo auto, viene riscosso dall’Agenzia delle Entrate e non dalle Regioni. Il pagamento avviene tramite modello F24 con specifico codice tributo.
Il bollo auto è un tributo obbligatorio e il mancato pagamento comporta conseguenze economiche e legali. Dal 2025, i controlli sono ancora più stringenti grazie all’incrocio dei dati tra Agenzia delle Entrate, PRA e Motorizzazione.
Se il bollo non viene pagato, la Regione affida la riscossione all’Agenzia delle Entrate, che invia avvisi e cartelle esattoriali. In caso di mancato saldo, si procede con azioni esecutive come pignoramenti o fermo del veicolo.
Uno degli strumenti più usati per il recupero è il fermo amministrativo:
Il bollo auto si prescrive in 3 anni: se entro questo termine non viene notificato alcun avviso di accertamento, il tributo non è più dovuto.
Esempio: se il bollo 2022 non è stato pagato, la Regione deve notificare l’avviso di accertamento entro il 31 dicembre 2025. Attenzione però: basta un sollecito formale o una cartella esattoriale per interrompere i termini della prescrizione.
Per verificare lo stato dei pagamenti, puoi consultare:
In linea generale no, il bollo è una tassa regionale che va saldata in un’unica soluzione. Alcune Regioni prevedono piani di rientro solo in caso di cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate. In tal caso la rateizzazione è possibile, ma con l’aggiunta di sanzioni e interessi.
No, il bollo auto non è deducibile né detraibile dal modello 730 o dal modello Redditi. Fanno eccezione solo i veicoli aziendali e strumentali all’attività professionale, dove il costo può essere dedotto come spesa.
Il bollo è dovuto dall’intestatario del veicolo al momento della scadenza del pagamento. Se vendi l’auto poco prima della scadenza, resta comunque a tuo carico il pagamento per l’anno in corso, salvo diversi accordi scritti col compratore.
Sì. Con il servizio bollo auto di Telepass è possibile calcolare l’importo, ricevere notifiche di scadenza e pagare direttamente online tramite l’app. Il pagamento avviene tramite circuito PagoPA, quindi è sicuro, tracciato e riconosciuto ufficialmente dalle Regioni. Una soluzione comoda soprattutto per chi ha più veicoli e non vuole rischiare dimenticanze.
Il superbollo è un’imposta aggiuntiva sul bollo auto che si applica ai veicoli con potenza superiore a 185 kW. Si paga con modello F24 e viene riscosso dall’Agenzia delle Entrate. L’importo è di 20 € per ogni kW eccedente i 185, con riduzioni progressive in base all’età del veicolo. In caso di mancato pagamento, si applicano sanzioni che vanno dal 30% dell’importo dovuto più interessi, fino all’avvio di procedure esecutive come il fermo amministrativo del veicolo.