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Bollo auto: guida completa a calcolo, scadenze e pagamento

Il bollo auto è una delle tasse più conosciute (e spesso meno amate) dagli automobilisti italiani. Non si tratta di un’imposta legata all’uso effettivo del veicolo, ma di una tassa regionale sul possesso, dovuta semplicemente perché si è proprietari o intestatari di un mezzo. Ricorda che il primo pagamento del bollo auto avviene al momento dell’immatricolazione del veicolo, da cui partono tutte le successive scadenze annuali

Negli ultimi anni, sono entrate in vigore alcune novità importanti:

  • Maggiore diffusione delle esenzioni per auto elettriche e ibride, con regole diverse da regione a regione.
  • Digitalizzazione completa dei pagamenti, con il sistema PagoPA (disponibile anche con Telepass) come canale obbligatorio e l’app IO tra i metodi più utilizzati.
  • Controlli incrociati sempre più severi tra banche dati regionali, ACI e Agenzia delle Entrate, che rendono più difficile “dimenticarsi” di pagare.

Conoscere come funziona il bollo auto nel 2025 è quindi fondamentale per rispettare le scadenze, evitare sanzioni e capire se si ha diritto ad agevolazioni o riduzioni.

Paga il bollo auto in app Telepass

Con l’app Telepass puoi verificare e pagare la tassa automobilista direttamente in app. In più, con il servizio Memo, ricevi una notifica prima della scadenza del tuo bollo auto.

Bollo auto: cos’è e come funziona

Il bollo auto è spesso chiamato anche “tassa di circolazione”, ma in realtà è una definizione impropria. Oggi si tratta a tutti gli effetti di una tassa di possesso: viene calcolata e riscossa indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli su strada o meno. Non conta se l’auto viene utilizzata o resta ferma in garage, il tributo va versato comunque, a meno che non si rientri in uno dei casi di esenzione previsti dalla legge.

L’importo del bollo dipende da alcuni parametri principali:

  • Potenza del motore espressa in kW, indicata nella carta di circolazione.
  • Classe ambientale (Euro 0, 1, 2, …, 6, 7), che influisce sull’aliquota applicata: più il veicolo è inquinante, più alto sarà il bollo.
  • Regione di residenza, poiché il tributo è gestito a livello regionale e può variare da zona a zona.

Sono tenuti a pagarlo:

  • Proprietari di automobili, motocicli e ciclomotori.
  • Intestatari di veicoli speciali, come camper e autocarri leggeri.
  • In caso di leasing o noleggio a lungo termine, la società intestataria del mezzo.

Bollo auto: come calcolarlo

Capire come funziona il calcolo del bollo auto è fondamentale per sapere quanto si deve pagare ogni anno e per evitare brutte sorprese. L’importo non è uguale per tutti, ma dipende da variabili precise che riguardano il veicolo e la regione di residenza.

Come si calcola l’importo

Il bollo viene determinato in base a diversi fattori.

  • Potenza del motore espressa in kilowatt (kW): più il veicolo è potente, più alta sarà la cifra.
  • Classe ambientale (Euro 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6 e ora anche Euro 7): i veicoli più inquinanti pagano tariffe maggiorate, mentre i più moderni hanno importi ridotti.
  • Tipologia del veicolo: auto, moto, ciclomotore o veicolo speciale.

Il calcolo parte da una tariffa base per kW che varia in funzione della classe Euro, alla quale si applicano le regole stabilite dalla regione.

Come si calcola l’importo

Poiché il bollo auto è una tassa regionale, ogni amministrazione può fissare aliquote diverse o prevedere agevolazioni aggiuntive. Ad esempio:

  • Alcune regioni applicano sconti per i pagamenti online.
  • Ci sono esenzioni parziali o totali per auto ibride ed elettriche (5 anni gratuiti in Lombardia e Campania, 3 anni in Lazio, ecc.).
  • Per i veicoli storici, le regole possono cambiare da regione a regione.

Strumenti ufficiali per il calcolo online

Per evitare errori, il metodo migliore è utilizzare gli strumenti messi a disposizione dagli enti ufficiali:

  • Portale ACI, nell’area riservata al bollo auto.
  • Siti regionali che offrono servizi di calcolo e simulazione.
  • App IO, che integra la scadenza del bollo tra i pagamenti PagoPA.
  • App Telepass, che integra il sistema PagoPA per tributi, imposte e ticket della Pubblica Amministrazione.

Basta inserire la targa del veicolo e la regione di residenza per ottenere l’importo esatto e aggiornato.

Esempio di calcolo:

  • Caso 1: auto Euro 6 da 90 kW residente in Lombardia: la tariffa base è di circa 2,58 € per kW. Totale: circa 232 €.
  • Caso 2: auto Euro 4 da 120 kW residente in Lazio: la tariffa per kW è più alta, con maggiorazione per potenza oltre i 100 kW. Totale: circa 340 €.

Questi esempi mostrano come classe Euro, potenza e regione possano incidere in maniera significativa sull’importo finale del bollo.

Bollo auto: quando scade

La scadenza del bollo auto è uno degli aspetti più importanti da ricordare, perché il mancato pagamento nei termini comporta sanzioni e interessi di mora.

Scadenza ordinaria annuale

Il bollo auto si paga una volta all’anno. La regola generale prevede che la tassa vada versata entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza naturale.

Esempio: se l’ultimo bollo è stato pagato a gennaio, la nuova scadenza è a gennaio dell’anno successivo e il versamento dovrà avvenire entro il 28 o 29 febbraio.

Regole generali

  • Auto già immatricolate: il pagamento è sempre dovuto entro la fine del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente.
  • Nuove immatricolazioni: il primo bollo va pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione; se l’immatricolazione avviene negli ultimi 10 giorni del mese, il pagamento può slittare al mese successivo.
  • Veicoli usati: in caso di acquisto, il bollo resta a carico dell’intestatario al momento della scadenza, salvo accordi diversi tra venditore e acquirente.

Scadenza bollo auto: come controllarla online

Oggi non serve più affidarsi solo al timbro della ricevuta. La scadenza si può verificare facilmente tramite:

  • Portale ACI: Calcola il bollo, inserendo la targa e la regione.
  • Siti regionali dedicati al bollo auto.
  • App IO, che invia anche promemoria digitali di scadenza e permette di procedere subito al pagamento.
  • Servizio Bollo di Telepass.

Casi particolari

  • Immatricolazione a metà anno: se un veicolo viene immatricolato, ad esempio, a giugno, il bollo coprirà solo i mesi fino a dicembre e andrà poi rinnovato ogni anno nello stesso periodo.
  • Cambio di residenza: il bollo segue sempre la regione di residenza attuale dell’intestatario, quindi la scadenza può allinearsi alle regole regionali.
  • Auto venduta o rottamata: il bollo non viene rimborsato per i mesi non goduti, salvo rare eccezioni previste da alcune regioni.

Bollo auto: esenzioni e agevolazioni

Non tutti i veicoli sono soggetti al pagamento del bollo: alcune categorie sono esentate per legge o beneficiano di agevolazioni stabilite dalle Regioni. Vediamo nel dettaglio i casi principali.

Esenzioni dal bollo auto

Esistono diverse categorie di veicoli che beneficiano dell’esenzione.

Veicoli per disabili (Legge 104): l’esenzione dal bollo è prevista per i veicoli intestati a persone con disabilità o a familiari che le hanno fiscalmente a carico. L’agevolazione si applica a una sola auto per nucleo familiare e riguarda mezzi fino a 2000 cc (benzina) o 2800 cc (diesel).

Auto ibride: ad oggi, gli incentivi variano in base alla regione:

  • Lombardia, Puglia e Campania: esenzione per 5 anni.
  • Lazio: esenzione per 3 anni.
  • Veneto: esenzione per 1 anno.
  • Altre Regioni applicano riduzioni parziali o periodi agevolati differenti.

Questo quadro rende ancora più importante verificare sul sito della propria Regione le condizioni in vigore per le auto esenti dal bollo.

Bollo e auto elettriche

Le auto elettriche continuano a godere di agevolazioni importanti.

  • In quasi tutte le regioni italiane è prevista l’esenzione totale dal bollo per i primi 5 anni dall’immatricolazione.
  • Trascorso questo periodo, molte Regioni applicano una tariffa ridotta: in Lombardia e Campania, ad esempio, si paga solo il 25% dell’importo ordinario.
  • Alcune Regioni (come Veneto e Lazio) prevedono periodi più brevi di esenzione, mentre altre, come Emilia-Romagna e Piemonte, mantengono riduzioni significative anche dopo i 5 anni.

Bollo e auto storiche

Le auto storiche hanno un regime particolare, che distingue tra due fasce di età del veicolo.

  • Auto con più di 30 anni: esenzione totale dal bollo. Resta dovuta solo la tassa di circolazione, da pagare esclusivamente se il veicolo viene effettivamente utilizzato su strada.
  • Auto con 20-29 anni: riduzione del 50% del bollo, a patto che siano iscritte ai registri storici ufficiali (ASI, FMI o altri registri riconosciuti dal Ministero).

Per ottenere l’agevolazione, è necessario presentare la documentazione di iscrizione al registro storico presso la Regione o tramite ACI.

Superbollo auto

Il superbollo è un’addizionale erariale sul bollo auto, introdotta nel 2011, che colpisce i veicoli con potenza superiore ai 185 kW. Non è una tassa regionale come il bollo, ma un’imposta statale che si aggiunge al tributo ordinario.

Quanto si paga

L’importo del superbollo è di 20 euro per ogni kW eccedente i 185 kW.

Esempio:

  • Un’auto da 200 kW paga un superbollo di 300 € (15 kW × 20 €).
  • Un’auto da 250 kW paga 1.300 € (65 kW × 20 €).

Riduzioni per anzianità del veicolo

L’addizionale si riduce progressivamente con l’età del veicolo:

  • 40% di riduzione dopo 5 anni dall’immatricolazione.
  • 70% di riduzione dopo 10 anni.
  • 85% di riduzione dopo 15 anni.
  • 100% di esenzione dopo 20 anni.

Chi lo riscuote

Il superbollo, a differenza del bollo auto, viene riscosso dall’Agenzia delle Entrate e non dalle Regioni. Il pagamento avviene tramite modello F24 con specifico codice tributo.

Cosa succede se non si paga il bollo auto

Il bollo auto è un tributo obbligatorio e il mancato pagamento comporta conseguenze economiche e legali. Dal 2025, i controlli sono ancora più stringenti grazie all’incrocio dei dati tra Agenzia delle Entrate, PRA e Motorizzazione.

Sanzioni e interessi di mora

  • Pagamento entro 30 giorni dalla scadenza: si applica una sanzione ridotta dell’1,5% dell’importo dovuto, più interessi giornalieri.
  • Da 31 a 90 giorni di ritardo: la sanzione sale all’1,67% più interessi.
  • Da 91 giorni a 1 anno: la sanzione è del 3,75% più interessi.
  • Oltre 1 anno di ritardo: la sanzione raggiunge il 30% dell’importo dovuto, oltre agli interessi maturati.

Recupero crediti tramite Agenzia delle Entrate

Se il bollo non viene pagato, la Regione affida la riscossione all’Agenzia delle Entrate, che invia avvisi e cartelle esattoriali. In caso di mancato saldo, si procede con azioni esecutive come pignoramenti o fermo del veicolo.

Fermo amministrativo del veicolo

Uno degli strumenti più usati per il recupero è il fermo amministrativo:

  • Viene iscritto al PRA dopo il mancato pagamento prolungato.
  • Impedisce di circolare legalmente con il veicolo.
  • Per revocarlo è necessario saldare interamente il debito, comprensivo di sanzioni e interessi.

Prescrizione del bollo (3 anni)

Il bollo auto si prescrive in 3 anni: se entro questo termine non viene notificato alcun avviso di accertamento, il tributo non è più dovuto.

Esempio: se il bollo 2022 non è stato pagato, la Regione deve notificare l’avviso di accertamento entro il 31 dicembre 2025. Attenzione però: basta un sollecito formale o una cartella esattoriale per interrompere i termini della prescrizione.

FAQ

Per verificare lo stato dei pagamenti, puoi consultare:

  • Portale ACI: Calcola il bollo, inserendo targa e regione.
  • Siti regionali dedicati al bollo auto.
  • App IO o i servizi online di home banking, se hai effettuato il pagamento in digitale.
  • Servizio Bollo di Telepass.

In linea generale no, il bollo è una tassa regionale che va saldata in un’unica soluzione. Alcune Regioni prevedono piani di rientro solo in caso di cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate. In tal caso la rateizzazione è possibile, ma con l’aggiunta di sanzioni e interessi.

No, il bollo auto non è deducibile né detraibile dal modello 730 o dal modello Redditi. Fanno eccezione solo i veicoli aziendali e strumentali all’attività professionale, dove il costo può essere dedotto come spesa.

Il bollo è dovuto dall’intestatario del veicolo al momento della scadenza del pagamento. Se vendi l’auto poco prima della scadenza, resta comunque a tuo carico il pagamento per l’anno in corso, salvo diversi accordi scritti col compratore.

  • Leasing: il pagamento è a carico della società di leasing, che spesso ribalta il costo sull’utilizzatore tramite canone.
  • Noleggio a lungo termine: il bollo è incluso nel canone mensile, quindi non va pagato separatamente.
  • Noleggio a breve termine: resta a carico della società di noleggio.

Sì. Con il servizio bollo auto di Telepass è possibile calcolare l’importo, ricevere notifiche di scadenza e pagare direttamente online tramite l’app. Il pagamento avviene tramite circuito PagoPA, quindi è sicuro, tracciato e riconosciuto ufficialmente dalle Regioni. Una soluzione comoda soprattutto per chi ha più veicoli e non vuole rischiare dimenticanze.

Il superbollo è un’imposta aggiuntiva sul bollo auto che si applica ai veicoli con potenza superiore a 185 kW. Si paga con modello F24 e viene riscosso dall’Agenzia delle Entrate. L’importo è di 20 € per ogni kW eccedente i 185, con riduzioni progressive in base all’età del veicolo. In caso di mancato pagamento, si applicano sanzioni che vanno dal 30% dell’importo dovuto più interessi, fino all’avvio di procedure esecutive come il fermo amministrativo del veicolo.

Paga il bollo auto in app Telepass

Con l’app Telepass puoi verificare e pagare la tassa automobilista direttamente in app. In più, con il servizio Memo, ricevi una notifica prima della scadenza del tuo bollo auto.