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Immatricolazione auto nuova o estera: le regole da conoscere

Negli ultimi anni le procedure legate alla messa in strada dei veicoli sono diventate più rapide e digitalizzate, ma immatricolare un’auto resta un passaggio fondamentale per poter circolare legalmente.

L’immatricolazione auto è infatti la registrazione ufficiale del veicolo nei registri della Motorizzazione Civile, che consente di ottenere la targa e il Documento Unico di Circolazione (DU). Senza questo documento, nessun mezzo può essere guidato su strada o assicurato.

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Cos’è l’immatricolazione auto e quando serve

Secondo la definizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), l’immatricolazione è l’operazione amministrativa con cui un veicolo viene iscritto per la prima volta nei registri nazionali della Motorizzazione, ricevendo una targa e un codice identificativo univoco.

È obbligatoria in diversi casi:

  • Auto nuove di fabbrica, nazionali o estere.
  • Veicoli d’importazione, acquistati all’estero e introdotti in Italia.
  • Auto trasformate o ri-omologate, ad esempio in seguito all’installazione di impianti particolari (come GPL o metano) o modifiche alla carrozzeria.

Si distingue inoltre tra:

  • Immatricolazione privata, destinata a cittadini e veicoli a uso personale.
  • Immatricolazione aziendale, riservata a flotte e veicoli intestati a imprese o enti, con regole fiscali dedicate.

Documenti necessari per l’immatricolazione

Secondo le indicazioni aggiornate del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e dell’ACI, per completare correttamente l’immatricolazione di un’auto, è necessario presentare una serie di documenti che certificano l’identità del proprietario, la provenienza del veicolo e la conformità alle norme di sicurezza e ambientali:

  • Documento d’identità e codice fiscale dell’intestatario del veicolo.
  • Certificato di conformità (COC) rilasciato dal costruttore, che attesta che l’auto rispetta gli standard europei.
  • Dichiarazione di vendita o fattura del concessionario o del precedente proprietario.
  • Domanda di rilascio del Documento Unico di Circolazione (DU), che sostituisce carta di circolazione e certificato di proprietà.
  • Prova dell’assicurazione RCA attiva, necessaria per poter ottenere la targa e circolare su strada.

La domanda per l’immatricolazione può essere presentata direttamente presso:

  • Gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile.
  • Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
  • Oppure attraverso un’agenzia autorizzata STA (Sportello Telematico dell’Automobilista), che permette di completare tutte le operazioni in un’unica sede.

Dal 2020, PRA e Motorizzazione operano in modo integrato tramite lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Questo sistema digitale consente di ottenere in pochi giorni targa e Documento Unico, riducendo tempi e burocrazia.

Quanto costa immatricolare un’auto nel 2025

Il costo per immatricolare un’auto può variare in base al tipo di veicolo e alla modalità scelta (diretta o tramite agenzia), ma nel 2025 le tariffe ufficiali stabilite dal MIT restano in una fascia piuttosto stabile.

Ecco una tabella aggiornata delle spese obbligatorie:

tabella Quanto costa immatricolare

Costo complessivo medio: tra 70 e 150 euro per i veicoli nuovi, a cui si possono aggiungere le spese di gestione dell’agenzia, se utilizzata.

Tempi di immatricolazione auto

I tempi di immatricolazione auto variano a seconda del tipo di veicolo e della modalità scelta per presentare la domanda. In media, l’intera procedura richiede:

  • 3-5 giorni lavorativi per le auto nuove acquistate in Italia.
  • Fino a 15 giorni per i veicoli d’importazione estera, soprattutto se è necessario verificare la documentazione o completare revisioni tecniche.

Le tempistiche possono cambiare anche in base al canale utilizzato:

  • Concessionario ufficiale: solitamente gestisce internamente l’immatricolazione tramite lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), consegnando il veicolo già targato in pochi giorni.
  • Agenzia di pratiche auto: tempi simili, ma con possibili variazioni a seconda del carico di lavoro locale.

Eventuali ritardi potrebbero essere dovuti a:

  • Errori nei documenti presentati (soprattutto codice fiscale o certificato di conformità).
  • Mancanza di disponibilità di targhe in alcune province.
  • Rallentamenti negli aggiornamenti del PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

Immatricolazione auto estera

L’immatricolazione di un’auto estera richiede una procedura più articolata rispetto a quella per i veicoli acquistati in Italia, poiché serve verificare la conformità tecnica, fiscale e doganale del mezzo. Le regole variano a seconda che l’auto sia nuova o usata, e se provenga da un Paese UE o extra-UE.

Auto estera nuova

Per le auto nuove importate dall’estero è necessario:

  • Presentare il certificato di conformità europeo (COC).
  • Pagare l’IVA in Italia, se non è stata già versata nel Paese di acquisto.
  • Richiedere l’immatricolazione alla Motorizzazione Civile, allegando i documenti del costruttore e la prova di acquisto.

Auto estera usata

Nel caso di auto usate, la procedura prevede:

  • Il controllo dell’autenticità dei documenti originali di proprietà e circolazione.
  • L’eventuale revisione del veicolo, se non conforme agli standard italiani.
  • L’iscrizione al PRA tramite lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).

Casi specifici

  • Import da Paesi UE: la procedura è semplificata, poiché i documenti tecnici e omologativi sono già riconosciuti a livello europeo.
  • Import da Paesi extra-UE: serve una bolla doganale che attesti lo sdoganamento del veicolo e il pagamento dei dazi doganali.

Per la modulistica ufficiale e gli aggiornamenti normativi più recenti, puoi consultare il portale dell’ACI o quello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

tabella Casi specifici

Immatricolazione di auto elettriche

L’immatricolazione delle auto elettriche segue le stesse regole generali degli altri veicoli, ma nel 2025 continua a godere di agevolazioni fiscali e incentivi economici previsti per favorire la mobilità sostenibile.

Tra i principali vantaggi:

  • Esenzione dal pagamento del bollo auto per 5 anni dalla data di prima immatricolazione, estendibile fino a 10 anni in alcune regioni (come Lombardia, Piemonte e Campania). Dopo il periodo di esenzione, il bollo viene ridotto generalmente al 25% dell’importo ordinario.
  • Riduzioni sull’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), che in molti casi è azzerata per i veicoli a zero emissioni.
  • Accesso ai contributi statali (Ecobonus 2025) e ai bonus regionali, che possono ridurre sensibilmente il costo finale del veicolo al momento dell’acquisto.

Come verificare data e anno di immatricolazione

La data di immatricolazione è un’informazione chiave per conoscere la “storia amministrativa” di un veicolo. Ecco come individuarla facilmente:

  • Sul Documento Unico di Circolazione (DU): la data di prima immatricolazione è riportata nel campo B, insieme al numero di targa e ai dati identificativi del veicolo.
  • Dal numero di targa: puoi risalire all’anno di immatricolazione tramite il portale ACI (Automobile Club d’Italia) o l’app ufficiale “ACI Space”, che permette di verificare online i dati essenziali del veicolo.
  • Nei veicoli importati: è importante distinguere tra la prima immatricolazione all’estero e quella in Italia: entrambe sono indicate nel DU, ma ai fini fiscali conta la data di prima immatricolazione italiana.

A cosa serve conoscere la data di immatricolazione:

  • Per determinare la scadenza del bollo auto e della revisione periodica.
  • Per stimare il valore residuo del veicolo in caso di vendita.
  • Per la valutazione assicurativa, poiché le compagnie tengono conto dell’anno di prima immatricolazione nel calcolo del premio.
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Domande frequenti su Immatricolazione auto nuova o estera

Il costo medio per l’immatricolazione di un’auto nuova in Italia nel 2025 varia tra 70 e 150 euro, a cui si possono aggiungere i costi d’agenzia (30–80 €). Le principali voci di spesa sono: imposta di bollo (32 €), diritti della Motorizzazione (10,20 €), contributo PRA (~27 €) e costo delle targhe (40–60 €). Il prezzo può aumentare per veicoli importati o aziendali.

In media servono 3–5 giorni lavorativi per le auto nuove acquistate in Italia. Per le auto d’importazione o provenienti da Paesi extra-UE, i tempi si allungano fino a 15 giorni, a causa dei controlli doganali e tecnici. Rivolgersi a un concessionario ufficiale o a uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) permette di ridurre notevolmente i tempi.

Per immatricolare un’auto nel 2025 occorrono:

  • Documento d’identità e codice fiscale del proprietario.
  • Certificato di conformità (COC) del costruttore.
  • Fattura o atto di vendita.
  • Domanda per il Documento Unico di Circolazione (DU).
  • Prova dell’assicurazione RCA attiva, necessaria per la targa.

Per le auto estere nuove, serve il certificato di conformità europeo (COC) e, se acquistate fuori Italia, la prova del pagamento IVA. Per le auto estere usate, occorre verificare i documenti originali e la revisione prima dell’iscrizione al PRA tramite lo STA. La procedura è più rapida per veicoli UE, mentre per quelli extra-UE è obbligatoria la bolla doganale.

La data di immatricolazione è riportata nel campo B del Documento Unico di Circolazione (DU). In alternativa, puoi risalire all’anno dal numero di targa tramite il portale ACI.

Sì, ma con vantaggi economici. Le auto elettriche seguono la stessa procedura di immatricolazione, ma godono di agevolazioni fiscali: esenzione dal bollo per 5 anni, riduzioni sull’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) e accesso agli incentivi Ecobonus 2025.

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