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Tipi di patente in Italia: categorie, limiti e novità 2025

Negli ultimi anni il sistema delle patenti in Italia è stato aggiornato per uniformarsi alle direttive europee e semplificare la gestione dei documenti di guida. La patente di guida è il titolo abilitativo che consente di condurre veicoli a motore, certificando non solo la capacità tecnica del conducente, ma anche la sua idoneità psicofisica alla guida.

Esistono diverse categorie di patente (AM, A, B, C, D, E), perciò conoscere la propria categoria diventa fondamentale per capire quali mezzi si possono condurre legalmente, ma anche per evitare sanzioni e per scegliere la polizza assicurativa più adatta, come la Assicurazione Auto Telepass, che offre coperture personalizzate per ogni tipologia di conducente, dai neopatentati ai guidatori esperti.

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Le principali categorie di patente in Italia

Le categorie di patente italiane sono stabilite in base alla Direttiva 2006/126/CE, recepita dal Codice della Strada, e suddivise per tipo di veicolo, età minima e requisiti tecnici.

Ogni categoria corrisponde a una specifica fascia di veicoli, dalla patente AM per ciclomotori fino alla patente E per i rimorchi pesanti.

Ecco una panoramica delle principali categorie:

  • Patente AM: consente di guidare ciclomotori fino a 50 cc e con velocità massima di 45 km/h.
  • Patente A1: abilita alla guida di motocicli leggeri fino a 125 cc e potenza non superiore a 11 kW.
  • Patente A2: permette di guidare motocicli fino a 35 kW e rappresenta il passaggio intermedio verso la patente A.
  • Patente A: senza limiti di potenza o cilindrata; include tutte le moto e i tricicli motorizzati.
  • Patente B: riguarda le auto fino a 3,5 tonnellate e 9 posti totali (incluso il conducente), anche con rimorchi leggeri.
  • Patenti C, D ed E: riservate ai conducenti di mezzi pesanti, camion, autobus o veicoli con rimorchio, spesso con l’obbligo di ottenere anche il CQC (Carta di Qualificazione del Conducente).

Per informazioni ufficiali e aggiornamenti normativi, è possibile consultare il Portale dell’Automobilista, il sito istituzionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

tabella principali categorie

Patente per moto: A1, A2 e A — le differenze

Le patenti per motocicli (A1, A2 e A) seguono un sistema progressivo, pensato per accompagnare i motociclisti nel percorso di esperienza e responsabilità alla guida. Ogni categoria abilita alla conduzione di moto con limiti crescenti di cilindrata e potenza, in base all’età e all’esperienza maturata.

Patente A1

È la prima patente motociclistica, conseguibile a 16 anni. Consente di guidare moto fino a 125 cc, 11 kW di potenza e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg. È la scelta tipica dei giovani motociclisti o di chi si muove in città con scooter di media cilindrata.

Patente A2

Si può ottenere dai 18 anni e permette di guidare motocicli fino a 35 kW, con un rapporto potenza/peso massimo di 0,2 kW/kg. Dopo due anni di esperienza con la patente A2, è possibile accedere direttamente alla patente A senza dover sostenere l’esame teorico, ma solo la prova pratica su moto più potente.

Patente A

È la categoria più completa, che consente di guidare qualsiasi tipo di moto, senza restrizioni di cilindrata o potenza. Si può conseguire a partire dai 24 anni, oppure dai 20 anni se si possiede la patente A2 da almeno due anni. L’esame prevede una prova teorica (se non si è già in possesso della patente B) e una prova pratica su percorso chiuso e in strada.

Requisiti per ottenere la patente moto

  • Certificato medico di idoneità psico-fisica.
  • Superamento della prova teorica (solo per la prima patente conseguita).
  • Esame pratico con istruttore e veicolo conforme alla categoria richiesta.
  • Corsi di formazione riconosciuti dalle autoscuole autorizzate.

Dopo aver ottenuto la patente A (o A2), ricorda che per circolare su strada è obbligatoria una copertura assicurativa RC Moto.

Requisiti per ottenere la patente moto

Patente B e limitazioni per neopatentati

La patente B è la più diffusa in Italia e consente di guidare autovetture fino a 3,5 tonnellate, con un massimo di 9 posti complessivi (conducente incluso). È conseguibile a partire dai 18 anni e permette anche la guida di piccoli rimorchi e alcuni veicoli leggeri come quadricicli o camper.

Tuttavia, chi ha conseguito da poco la patente rientra nella categoria dei neopatentati, soggetta a regole più restrittive.

Chi è considerato neopatentato

Sono considerati neopatentati tutti coloro che hanno ottenuto la patente B da meno di tre anni. Durante questo periodo, valgono limiti specifici di potenza, velocità e punteggio per garantire maggiore sicurezza alla guida.

Chi è considerato neopatentato

Sono considerati neopatentati tutti coloro che hanno ottenuto la patente B da meno di tre anni. Durante questo periodo, valgono limiti specifici di potenza, velocità e punteggio per garantire maggiore sicurezza alla guida.

Limitazioni di potenza e veicoli

  • Nei primi 12 mesi dal rilascio, non è possibile guidare veicoli con potenza superiore a 70 kW (circa 95 CV) e con un rapporto potenza/peso maggiore di 55 kW/t.
  • Dopo il primo anno, le limitazioni decadono, ma restano in vigore i vincoli sul punteggio e la tolleranza ridotta per le infrazioni.

Altre restrizioni per neopatentati

  • Velocità massima ridotta: 100 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade extraurbane principali.
  • Decurtazione punti doppia: per ogni infrazione commessa nei primi tre anni, vengono sottratti il doppio dei punti previsti.
  • Tasso alcolemico zero: è vietato consumare alcolici prima di mettersi alla guida.
  • E come per tutti gli altri conducenti, RC auto obbligatoria, la polizza base richiesta per poter circolare, con assistenza e gestione 100% online.

Patenti speciali e professionali

Oltre alle categorie A e B, esistono patenti professionali necessarie per condurre mezzi pesanti, autobus o veicoli con rimorchio. Sono destinate principalmente ai conducenti che svolgono attività lavorative nel trasporto merci o persone.

Patente C – Trasporto merci

Consente la guida di autocarri e camion oltre le 3,5 tonnellate. L’età minima per ottenerla è 21 anni (18 con corso CQC merci). È obbligatorio possedere la patente B.

Patente D – Trasporto persone

Permette di condurre autobus e pullman con più di 9 posti. Richiede un’età minima di 24 anni (21 con CQC persone) e il possesso della patente B.

Patente E (BE, CE, DE)

È un’estensione delle categorie precedenti (B, C o D) e abilita alla guida di rimorchi pesanti, oltre i 750 kg di massa complessiva.

Certificato di Qualificazione del Conducente (CQC)

Chi guida professionalmente veicoli per il trasporto di merci o persone deve ottenere la CQC (Carta di Qualificazione del Conducente), un documento aggiuntivo che attesta la formazione specifica alla guida professionale.

  • È obbligatoria per autisti di mezzi industriali, autobus e veicoli aziendali.
  • Ha validità di 5 anni e deve essere rinnovata con corsi di aggiornamento periodici.

Requisiti fisici e medici

Le patenti professionali richiedono visite mediche più approfondite rispetto a quelle private, con controlli su vista, udito e riflessi. Inoltre, per mantenere la validità, è necessario rinnovarle ogni 5 anni, o ogni 2 anni dopo i 65 anni di età, a seconda della categoria.

Requisiti fisici e medici Tabella

Patente elettronica e novità 2025

Il 2025 segna una svolta digitale per la patente di guida: in tutta l’Unione Europea entra in vigore la patente elettronica con QR code, pensata per rendere più semplici i controlli, ridurre la burocrazia e uniformare i sistemi di verifica tra Paesi membri.

Patente digitale europea

La nuova patente è disponibile in due versioni equivalenti:

  • Digitale, consultabile direttamente dallo smartphone tramite app ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
  • Fisica, in formato smart card con chip integrato e QR code univoco che permette la lettura immediata dei dati.

Aggiornamenti automatici e sicurezza

Con la patente elettronica, tutti i dati anagrafici, i rinnovi e le scadenze vengono aggiornati automaticamente nel sistema centrale europeo. Questo evita errori o incongruenze tra i registri nazionali e rende più facile la gestione dei punti e delle revisioni mediche.

Verifica e gestione online

Chiunque può verificare in tempo reale la validità della propria patente, i punti residui o eventuali sospensioni tramite il Portale dell’Automobilista.

Progetto UE per la patente unica transfrontaliera

Il nuovo sistema rientra nel più ampio progetto europeo per la “patente unica digitale”, che permetterà ai cittadini dell’UE di guidare in tutti i Paesi membri senza necessità di conversione o duplicazione dei documenti. L’obiettivo è garantire interoperabilità, tracciabilità e sicurezza dei dati di circolazione, riducendo i casi di frode o smarrimento.

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Domande frequenti su tipi di patente

In Italia esistono diverse categorie di patente, suddivise in base al tipo di veicolo che si può guidare: AM (ciclomotori), A1–A2–A (motocicli), B (auto), C (camion), D (autobus) ed E (rimorchi pesanti). Ogni categoria prevede requisiti specifici di età e abilitazione.

Per la patente A1 l’età minima è 16 anni, per la A2 è 18 anni, mentre la A senza limitazioni si può ottenere a 24 anni o dopo due anni di possesso della A2. La patente B (per auto) si può conseguire dai 18 anni in su, con formazione teorica e pratica obbligatoria presso autoscuole o privatamente.

Nel 2025 i costi medi per conseguire una patente variano in base alla categoria:

  • Patente B: tra 700 e 1.000 €, considerando iscrizione, lezioni e spese d’esame.
  • Patente A: tra 500 e 800 €, a seconda della scuola guida e del numero di lezioni pratiche.
A questi importi si aggiungono i bollettini e i costi di visita medica.

Sì, se la patente è stata rilasciata da un Paese dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo (SEE), è valida in Italia fino alla scadenza. Le patenti rilasciate da Paesi extra-UE devono invece essere convertite secondo le convenzioni internazionali o tramite accordi bilaterali, entro un anno dalla residenza in Italia.

Guidare un veicolo senza la patente corrispondente comporta una sanzione da 1.000 a 4.000 euro e il fermo amministrativo del mezzo per tre mesi. Nei casi più gravi (assenza totale di patente o guida con documento sospeso/revocato) si rischia anche la denuncia penale e l’aumento del premio assicurativo.

No. La validità dipende dalla categoria e dall’età del conducente:

  • Patente A e B: 10 anni fino ai 50 anni d’età, 5 anni tra i 50 e i 70, poi 3 o 2 anni oltre i 70.
  • Patenti C e D: 5 anni fino ai 65 anni, poi controlli più frequenti con rinnovo biennale.
La scadenza è sempre indicata sul retro della patente o visibile tramite il Portale dell’Automobilista.

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