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Quando il proprietario di un’auto viene a mancare, il veicolo diventa parte dell’eredità e deve essere trasferito legalmente agli eredi o a chi ne acquisisce la proprietà. Si tratta di una procedura obbligatoria, regolata dall’ACI e dal PRA, che serve ad aggiornare i registri e attribuire la piena titolarità del mezzo.
Nel 2025 la pratica è più semplice grazie agli Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA), che consentono di gestire tutta la documentazione in un’unica sede, riducendo tempi e burocrazia.
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Il passaggio di proprietà per successione è la procedura con cui un veicolo appartenuto a una persona deceduta viene formalmente intestato agli eredi legittimi o testamentari. Serve a garantire che il mezzo resti in circolazione nel rispetto delle norme amministrative, fiscali e assicurative.
Il trasferimento è obbligatorio entro 60 giorni dal decesso del proprietario.
Durante questo periodo è possibile:
Non completare il passaggio nei tempi previsti comporta sanzioni amministrative e la sospensione della validità dei documenti del veicolo.
Non effettuare il passaggio di proprietà dell’auto di un defunto entro i termini previsti comporta sanzioni amministrative e la sospensione della validità dei documenti di circolazione.
Secondo quanto stabilito dal Codice della Strada (art. 94), chi non provvede alla registrazione entro 60 giorni dal decesso rischia:
Inoltre, in assenza di un intestatario aggiornato, non è possibile stipulare o rinnovare la polizza assicurativa, rendendo l’auto di fatto inutilizzabile.
L’intestazione temporanea non può essere rinnovata. Entro la sua scadenza è necessario procedere con:
Durante il periodo temporaneo, il titolare provvisorio assume tutte le responsabilità civili e assicurative legate all’uso del mezzo, comprese quelle relative alla copertura assicurativa del veicolo, che deve restare attiva per poter circolare.
Per registrare correttamente il trasferimento dell’auto di un defunto è fondamentale presentare tutta la documentazione richiesta dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o dalla Motorizzazione Civile.
I documenti richiesti possono variare leggermente a seconda che la successione sia legittima o testamentaria, ma in generale servono i seguenti:
Il costo del passaggio di proprietà di un’auto intestata a un defunto varia in base al tipo di veicolo, alla provincia di residenza e alla modalità scelta per la pratica (diretta o tramite agenzia).
Nel 2025, le tariffe restano sostanzialmente allineate a quelle stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e dall’ACI.
Come per l’immatricolazione di un’auto nuova o importata, anche in questo caso si applicano una serie di imposte e diritti amministrativi obbligatori, a cui possono aggiungersi i costi di intermediazione, se si decide di affidarsi a un’agenzia di pratiche auto o a un notaio.
Costo medio complessivo: tra 200 e 300 euro, a seconda della potenza del veicolo e della provincia in cui viene registrato. Per i mezzi di cilindrata elevata o appartenenti a più eredi, la spesa può aumentare a causa di ulteriori atti notarili o di frazionamento della proprietà.
Verificare sempre l’importo dell’IPT presso la Provincia di residenza, poiché l’imposta varia sensibilmente in base ai kW del motore e alla regione. In alcuni casi, gli eredi possono beneficiare di riduzioni o esenzioni (ad esempio per veicoli storici o di interesse collezionistico).
Completare il passaggio di proprietà dopo il decesso del titolare richiede pochi passaggi, ma è importante seguire l’ordine corretto delle operazioni per evitare errori o ritardi nella registrazione.
Prima di tutto, è necessario riunire tutti i documenti utili:
Tutta la documentazione deve essere consegnata a uno STA, presente in Motorizzazione, ACI o agenzie di pratiche auto autorizzate. Questo sportello consente di completare la procedura in un’unica sede, integrando i servizi di Motorizzazione e PRA.
È possibile delegare la pratica a un’agenzia, che si occuperà della compilazione dei moduli e dei pagamenti telematici delle imposte.
Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) provvede a registrare l’auto a nome dell’erede o, in caso di più aventi diritto, a intestare il veicolo in comproprietà. Se la successione non è ancora definita, è possibile richiedere un’intestazione temporanea a uno degli eredi, in modo da consentire l’uso del mezzo o la vendita in attesa della chiusura ereditaria.
Una volta completata la registrazione, lo STA rilascia il nuovo Documento Unico di Circolazione, che riporta i dati del nuovo intestatario.
Le tempistiche per il passaggio di proprietà di un’auto intestata a un defunto dipendono dal tipo di pratica:
L’intestazione temporanea è una soluzione prevista dalla normativa per consentire l’uso o la vendita del veicolo appartenuto a una persona deceduta prima della chiusura della successione.
Si tratta di un passaggio intermedio che permette di mantenere il mezzo in circolazione, evitando al tempo stesso violazioni amministrative. Questa opzione è utile, ad esempio, se uno degli eredi deve utilizzare l’auto per motivi familiari o lavorativi, oppure se il veicolo deve essere venduto a terzi prima che la successione venga formalmente definita.
L’intestazione temporanea ha una validità massima di 12 mesi dalla data di registrazione al PRA e non può essere rinnovata.
Entro tale periodo, gli eredi devono:
Trascorsi i 12 mesi senza aggiornamenti, il veicolo risulta irregolare e non può circolare fino alla definizione della pratica.
Durante il periodo temporaneo, il titolare provvisorio è responsabile di ogni obbligo connesso al veicolo: tasse, sanzioni, revisione e copertura assicurativa.
È quindi necessario verificare che la polizza RC auto sia regolarmente attiva e intestata al soggetto autorizzato a utilizzare l’auto.
In caso di sinistro, la compagnia assicurativa farà riferimento al nuovo intestatario temporaneo, anche se la successione non è ancora conclusa.
Le principali situazioni previste sono le seguenti:
In caso di vendita del veicolo, è necessario allegare all’atto di cessione anche la dichiarazione di accettazione dell’eredità e l’autorizzazione degli altri coeredi.
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Il passaggio di proprietà deve essere completato entro 60 giorni dal decesso del proprietario. Superato questo termine, si rischiano sanzioni amministrative e il ritiro della carta di circolazione fino alla regolarizzazione della pratica.
Sì, è possibile tramite un’intestazione temporanea della durata massima di 12 mesi, richiesta da uno degli eredi con il consenso degli altri. Questa soluzione consente di circolare o vendere il veicolo in attesa della chiusura della successione.
Sono necessari: certificato di morte, dichiarazione sostitutiva di notorietà, carta di circolazione, certificato di proprietà o Documento Unico, eventuale testamento e i documenti d’identità di tutti gli eredi. La pratica può essere presentata allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o al PRA.
Sono necessari: certificato di morte, dichiarazione sostitutiva di notorietà, carta di circolazione, certificato di proprietà o Documento Unico, eventuale testamento e i documenti d’identità di tutti gli eredi. La pratica può essere presentata allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o al PRA.
L’auto risulta irregolare e non può circolare. Il mancato aggiornamento comporta multe da 363 a 1.813 euro e la sospensione della carta di circolazione. Inoltre, senza un intestatario registrato, non è possibile rinnovare l’assicurazione auto, rendendo il mezzo inutilizzabile.