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Passaggio di proprietà auto di un defunto: come funziona

Quando il proprietario di un’auto viene a mancare, il veicolo diventa parte dell’eredità e deve essere trasferito legalmente agli eredi o a chi ne acquisisce la proprietà. Si tratta di una procedura obbligatoria, regolata dall’ACI e dal PRA, che serve ad aggiornare i registri e attribuire la piena titolarità del mezzo.

Nel 2025 la pratica è più semplice grazie agli Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA), che consentono di gestire tutta la documentazione in un’unica sede, riducendo tempi e burocrazia.

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Cos’è il passaggio di proprietà per successione?

Il passaggio di proprietà per successione è la procedura con cui un veicolo appartenuto a una persona deceduta viene formalmente intestato agli eredi legittimi o testamentari. Serve a garantire che il mezzo resti in circolazione nel rispetto delle norme amministrative, fiscali e assicurative.

Quando è obbligatorio fare il passaggio di proprietà?

Il trasferimento è obbligatorio entro 60 giorni dal decesso del proprietario.

Durante questo periodo è possibile:

  • Mantenere il veicolo fermo in attesa della successione.
  • Oppure richiedere un’intestazione temporanea, utile se uno degli eredi deve utilizzarlo o venderlo prima della definizione ereditaria.

Non completare il passaggio nei tempi previsti comporta sanzioni amministrative e la sospensione della validità dei documenti del veicolo.

Sanzioni in caso di mancato passaggio di proprietà

Non effettuare il passaggio di proprietà dell’auto di un defunto entro i termini previsti comporta sanzioni amministrative e la sospensione della validità dei documenti di circolazione.

Secondo quanto stabilito dal Codice della Strada (art. 94), chi non provvede alla registrazione entro 60 giorni dal decesso rischia:

  • Una multa da 363 a 1.813 euro.
  • Il ritiro della carta di circolazione, con conseguente impossibilità di utilizzo del veicolo fino alla regolarizzazione.

Inoltre, in assenza di un intestatario aggiornato, non è possibile stipulare o rinnovare la polizza assicurativa, rendendo l’auto di fatto inutilizzabile.

Differenza tra intestazione diretta e intestazione temporanea

  • Intestazione diretta: il veicolo viene registrato subito a nome dell’erede (o degli eredi congiunti) dopo la presentazione della dichiarazione di successione e della documentazione necessaria. È la procedura definitiva.
  • Intestazione temporanea: si utilizza in attesa della successione, per consentire la circolazione o la vendita del mezzo. Ha durata massima di 12 mesi e deve essere richiesta da uno degli eredi con il consenso degli altri.

Validità e scadenze per la regolarizzazione

L’intestazione temporanea non può essere rinnovata. Entro la sua scadenza è necessario procedere con:

  • Il trasferimento definitivo dell’auto agli eredi.
  • Oppure la radiazione del veicolo, se non si intende mantenerlo in circolazione.

Durante il periodo temporaneo, il titolare provvisorio assume tutte le responsabilità civili e assicurative legate all’uso del mezzo, comprese quelle relative alla copertura assicurativa del veicolo, che deve restare attiva per poter circolare.

Documenti necessari per il passaggio di proprietà auto di un defunto

Per registrare correttamente il trasferimento dell’auto di un defunto è fondamentale presentare tutta la documentazione richiesta dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o dalla Motorizzazione Civile.

I documenti richiesti possono variare leggermente a seconda che la successione sia legittima o testamentaria, ma in generale servono i seguenti:

  • Certificato di morte, che attesta il decesso del proprietario del veicolo. Si ottiene presso il Comune di residenza.
  • Dichiarazione sostitutiva di notorietà, che indica gli eredi legittimi o testamentari. Può essere rilasciata dal Comune o redatta da un notaio.
  • Carta di circolazione e certificato di proprietà (CDP o DU). Riportano i dati del veicolo e l’intestazione. Si ottengono presso il PRA o la Motorizzazione Civile.
  • Copia del testamento (se presente), necessaria solo in caso di successioni testamentarie. Si richiede al notaio.
  • Documento d’identità e codice fiscale, che devono essere forniti da tutti gli eredi o dall’intestatario temporaneo del veicolo.

Costi del passaggio di proprietà in caso di decesso

Il costo del passaggio di proprietà di un’auto intestata a un defunto varia in base al tipo di veicolo, alla provincia di residenza e alla modalità scelta per la pratica (diretta o tramite agenzia).

Nel 2025, le tariffe restano sostanzialmente allineate a quelle stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e dall’ACI.

Come per l’immatricolazione di un’auto nuova o importata, anche in questo caso si applicano una serie di imposte e diritti amministrativi obbligatori, a cui possono aggiungersi i costi di intermediazione, se si decide di affidarsi a un’agenzia di pratiche auto o a un notaio.

Costi medi aggiornati al 2025

  • Imposta di bollo PRA: circa 32,00 €. Obbligatoria per la registrazione al Pubblico Registro Automobilistico.
  • Diritti Motorizzazione: 10,20 €. Tariffa fissa prevista per la pratica amministrativa.
  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): importo variabile tra 150 e 250 €. Dipende dai kW del veicolo e dalla provincia di residenza.
  • Emolumenti ACI: 27,00 €. Dovuti per la registrazione dell’atto di successione al PRA.
  • Eventuale costo agenzia: tra 40 e 100 €. Facoltativo, se ci si affida a un intermediario per la gestione della pratica.

Costo medio complessivo: tra 200 e 300 euro, a seconda della potenza del veicolo e della provincia in cui viene registrato. Per i mezzi di cilindrata elevata o appartenenti a più eredi, la spesa può aumentare a causa di ulteriori atti notarili o di frazionamento della proprietà.

Verificare sempre l’importo dell’IPT presso la Provincia di residenza, poiché l’imposta varia sensibilmente in base ai kW del motore e alla regione. In alcuni casi, gli eredi possono beneficiare di riduzioni o esenzioni (ad esempio per veicoli storici o di interesse collezionistico).

Come fare la pratica: step-by-step

Completare il passaggio di proprietà dopo il decesso del titolare richiede pochi passaggi, ma è importante seguire l’ordine corretto delle operazioni per evitare errori o ritardi nella registrazione.

1. Raccolta dei documenti

Prima di tutto, è necessario riunire tutti i documenti utili:

  • Certificato di morte del proprietario;
  • Dichiarazione sostitutiva di notorietà con i nominativi degli eredi;
  • Carta di circolazione e Documento Unico (DU) del veicolo;
  • Documento d’identità e codice fiscale degli eredi o dell’intestatario provvisorio.

2. Presentazione allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA)

Tutta la documentazione deve essere consegnata a uno STA, presente in Motorizzazione, ACI o agenzie di pratiche auto autorizzate. Questo sportello consente di completare la procedura in un’unica sede, integrando i servizi di Motorizzazione e PRA.

È possibile delegare la pratica a un’agenzia, che si occuperà della compilazione dei moduli e dei pagamenti telematici delle imposte.

3. Registrazione al PRA

Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) provvede a registrare l’auto a nome dell’erede o, in caso di più aventi diritto, a intestare il veicolo in comproprietà. Se la successione non è ancora definita, è possibile richiedere un’intestazione temporanea a uno degli eredi, in modo da consentire l’uso del mezzo o la vendita in attesa della chiusura ereditaria.

4. Aggiornamento del Documento Unico (DU)

Una volta completata la registrazione, lo STA rilascia il nuovo Documento Unico di Circolazione, che riporta i dati del nuovo intestatario.

Tempi necessari per il passaggio di proprietà

Le tempistiche per il passaggio di proprietà di un’auto intestata a un defunto dipendono dal tipo di pratica:

  • 3–5 giorni lavorativi per l’intestazione temporanea, se la documentazione è completa.
  • fino a 15 giorni per il passaggio definitivo, soprattutto in presenza di successioni complesse o più eredi.

Intestazione temporanea auto defunto

L’intestazione temporanea è una soluzione prevista dalla normativa per consentire l’uso o la vendita del veicolo appartenuto a una persona deceduta prima della chiusura della successione.

Si tratta di un passaggio intermedio che permette di mantenere il mezzo in circolazione, evitando al tempo stesso violazioni amministrative. Questa opzione è utile, ad esempio, se uno degli eredi deve utilizzare l’auto per motivi familiari o lavorativi, oppure se il veicolo deve essere venduto a terzi prima che la successione venga formalmente definita.

Durata e limiti dell’intestazione temporanea

L’intestazione temporanea ha una validità massima di 12 mesi dalla data di registrazione al PRA e non può essere rinnovata.

Entro tale periodo, gli eredi devono:

  • Completare la pratica di successione e procedere al trasferimento definitivo della proprietà.
  • Oppure richiedere la radiazione del veicolo, se non intendono mantenerlo in circolazione.

Trascorsi i 12 mesi senza aggiornamenti, il veicolo risulta irregolare e non può circolare fino alla definizione della pratica.

Responsabilità civili e assicurative

Durante il periodo temporaneo, il titolare provvisorio è responsabile di ogni obbligo connesso al veicolo: tasse, sanzioni, revisione e copertura assicurativa.

È quindi necessario verificare che la polizza RC auto sia regolarmente attiva e intestata al soggetto autorizzato a utilizzare l’auto.

In caso di sinistro, la compagnia assicurativa farà riferimento al nuovo intestatario temporaneo, anche se la successione non è ancora conclusa.

Le principali situazioni previste sono le seguenti:

  • Uso del veicolo in attesa della successione: può essere richiesto da un erede, purché abbia il consenso degli altri; la validità è di 12 mesi e la domanda va presentata presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o al PRA.
  • Vendita prima della successione: può essere richiesta da uno o più eredi autorizzati; ha una durata di 12 mesi e la pratica va presentata allo STA o al PRA.

In caso di vendita del veicolo, è necessario allegare all’atto di cessione anche la dichiarazione di accettazione dell’eredità e l’autorizzazione degli altri coeredi.

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Domande frequenti su passaggio di proprietà di auto di un defunto

Il passaggio di proprietà deve essere completato entro 60 giorni dal decesso del proprietario. Superato questo termine, si rischiano sanzioni amministrative e il ritiro della carta di circolazione fino alla regolarizzazione della pratica.

Sì, è possibile tramite un’intestazione temporanea della durata massima di 12 mesi, richiesta da uno degli eredi con il consenso degli altri. Questa soluzione consente di circolare o vendere il veicolo in attesa della chiusura della successione.

Sono necessari: certificato di morte, dichiarazione sostitutiva di notorietà, carta di circolazione, certificato di proprietà o Documento Unico, eventuale testamento e i documenti d’identità di tutti gli eredi. La pratica può essere presentata allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o al PRA.

Sono necessari: certificato di morte, dichiarazione sostitutiva di notorietà, carta di circolazione, certificato di proprietà o Documento Unico, eventuale testamento e i documenti d’identità di tutti gli eredi. La pratica può essere presentata allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o al PRA.

L’auto risulta irregolare e non può circolare. Il mancato aggiornamento comporta multe da 363 a 1.813 euro e la sospensione della carta di circolazione. Inoltre, senza un intestatario registrato, non è possibile rinnovare l’assicurazione auto, rendendo il mezzo inutilizzabile.

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